Relazione alla
discussione sul Tema: "SPES: il passato, il presente, quale futuro?”,
tenutasi il giorno mercoledì 20 maggio 2015 presso la sede del Gruppo ATLANTE
di Gioia del Colle.
Appunti sulla SPES
Gioia S.pA.
di Luca Marotta
La società "SERVIZI POLIFUNZIONALI ECOSOSTENIBILI GIOIA
S.p.A.", in sigla “SPES Gioia Spa”, ha avviato la sua attività nel
febbraio 2005.
La società “SPES Gioia Spa” ha la propria sede legale in
Gioia del Colle, via G. D’Annunzio 76/78.
Tuttavia,
le origini risalgono a molto prima. Il Consiglio Comunale di Gioia del Colle,
con propria deliberazione n. 84/2000, stabilì di revocare il servizio di
nettezza urbana e trasporto carni all’AMIU di Gioia del Colle e la costituzione
di una società per azioni a prevalente capitale pubblico locale denominata
“Servizi Polifunzionali EcoSostenibili Gioia – S.P.E.S. S.p.A.”.
Con
deliberazioni di C.C. n. 53 del 29/7/2002 e n. 54 del 20/10/2004 fu determinato
il capitale sociale della suddetta spa in € 2.050.000,00 mediante il
conferimento da parte del Comune di Gioia del Colle del complesso immobiliare
sito in Gioia del Colle alla Via G. D’Annunzio utilizzato a sede dell’A.M.I.U.
per un valore pari ad € 1.642.709,80 oltre ad una quota in denaro pari ad €
7.290,20, mentre la società ACAM S.p.A. sottoscrisse una quota di capitale
sociale per una somma di € 400.000,00.
La
Giunta Comunale del Comune di Gioia del Colle, con propria deliberazione n. 41
del 13/02/2004, prese atto della gara pubblica espletata, nella quale risultò
classificata al primo posto la società ACAM S.p.A. di La Spezia a totale
capitale pubblico.
Con
atto notarile, del Notaio dott. Nicola Guida, n. di rep. 93193 del 21/12/2004
registrato a Gioia del Colle il 7/01/2005 al n. 138, è stato sottoscritto
l’Atto Costitutivo della società S.P.E.S. s.p.a..
La Compagine Sociale.
Il capitale sociale risulta ripartito nel modo seguente:
- 80,49% Comune di Gioia del Colle;
- 19,51% ACAM S.p.a.
L’ex azienda municipalizzata AMIU del Comune di Gioia del
Colle, ha apportato il suo personale e le attrezzature operative.
La “SPES Gioia Spa” ha quale partner industriale la società
ACAM S.p.A., individuato tramite gara pubblica, per la selezione del socio
privato.
Nella Relazione sulla Gestione relativa al bilancio del 2009
è scritto che alla luce dei riscontri effettuati dal Ministero delle Finanze si
è evidenziata “la carenza dei requisiti nella scelta del socio di maggioranza
nella composizione della compagine sociale della Spes spa, (scelta, non rispondente
ai criteri di concorrenza comunitaria), pertanto i servizi in oggetto sono
risultati assegnati illegittimamente e quindi da revocare.”
In data 24/07/2012 ACAM SPA ha depositato ISTANZA DI
SOSPENSIONE AI SENSI DELL' ART. 182 BIS, COMMI 6 E 7 della LEGGE FALLIMENTARE.
Trattasi dell’istanza di concordato con riserva, introdotto
dal Governo Monti.
Invero, le notizie riguardanti una situazione
economico-finanziaria non proprio rosea si rincorrevano sulla stampa nazionale,
già dal 2009.
Ad esempio, Libero del 10 luglio 2009 a pagina 16: “La Spezia
Sprofonda nei rifiuti. In un anno 47 milioni di rosso.”; il Giornale del 20
luglio 2009: “La Parentopoli dei democratici. Tutti gli sprechi dell’azienda che
dà lavoro a 21 familiari del Pd. Terremoto all’ACAM di Spezia dopo la nostra
inchiesta sulle assunzioni. Buco da 47 milioni fra terreni strapagati e società
controllate in tutta Europa”.
L’epilogo è stata l’azione di responsabilità nei confronti
dell’Amministratore delegato dell’ACAM Tortora, che ha svolto lo stesso incarico
per la SPES. Il Secolo XIX il 25 giugno 2011 scriveva: “I soci di Acam
trascinano l'ex ad Tortora in tribunale”
I dati di bilancio ACAM dal 2003 al 2012 evidenziavano
risultavano in perdita tranne il 2005.
Risultati Netti Bilanci ACAM:
2003
|
-4.641.210
|
2004
|
-8.482.414
|
2005
|
1.370.000
|
2006
|
-1.394.200
|
2007
|
-5.536.558
|
2008
|
-28.668.161
|
2009
|
-9.785.835
|
2010
|
-39.126.239
|
2011
|
-55.581.798
|
2012
|
-2.729.746
|
Totale
|
-154.576.161
|
Con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del 25
giugno 2014; il consiglio comunale di Gioia del Colle ha “creato” e “approvato”
lo Statuto della società "SERVIZI POLIFUNZIONALI ECOSOSTENIBILI GIOIA
S.p.A. partecipata a capitale interamente pubblico.". Pur non capendo
perché si è utilizzato il verbo “creare”, pare che nelle intenzioni, tale atto
ha inteso conferire alla SPES le caratteristiche proprie della società a
capitale interamente pubblico, assoggettando la società al controllo analogo ed
alla prevalenza dell’attività in favore degli enti locali controllanti.
Pare che sia la forma conosciuta come “in house” di
derivazione europea. Pertanto, l’Ente pubblico controllante effettua un
controllo più stringente sulla società che, in ogni caso, è chiamata a svolgere
la propria attività prevalente soltanto in favore dello stesso o in favore di
altri Enti proprietari del capitale sociale.
Come evidenziato dall’ex Direttore Generale della SPES, il
comma 5 lett. c) dell’art. 113 del d. lgs. 267/2000 è stato abrogato sin dal
2010 dall’art. 12 comma 1 del D.P.R. n. 168/2010. Tale comma abrogato assegnava
l'erogazione del servizio, con conferimento della titolarità del servizio:
“a società a capitale interamente pubblico a condizione che
l'ente o gli enti pubblici titolari del capitale sociale esercitino sulla
società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che la
società realizzi la parte più importante della propria attività con l'ente o
gli enti pubblici che la controllano.”
Nel
tentativo di acquisire le quote di proprietà ACAM il Consiglio Comunale di
Gioia del Colle ha deliberato, nel giugno 2014, un atto di indirizzo
all’acquisizione da parte della Servizi polifunzionali EcoSostenibili Gioia –
S.P.E.S. s.p.a. delle quote possedute dalla società ACAM S.p.A., pari al 19,51%
del capitale sociale.
Pare che le azioni ACAM non siano state acquisite, ma si sia
proceduto alla modifica dello statuto ugualmente. In base a quanto emerso da
un’intervista pubblicata su Gioianet (Link: http://www.gioianet.it/cronaca/10296-la-spes-e-fuorilegge-lo-sostiene-giacomo-colapinto.html)
l’ex Direttore Generale ha detto quanto segue: “L’acquisizione non è mai avvenuta, tant’è che - alla data odierna -
ACAM è sempre il socio di minoranza; ma tutto questo è in contrasto col vigente
statuto che all’art. 7 prescrive testualmente: “il capitale è interamente
pubblico e di conseguenza per tutta la durata della società il 100% (cento per
cento) del capitale sociale dovrà appartenere a comuni o ad altri enti locali.
E questo cosa
significa?
Significa che - alla
data odierna ed in conclamata violazione di legge - nell’assetto societario
della SPES esiste un soggetto (ACAM s.p.a.) che non è un comune e men che mai
un ente locale. E’ un enorme pasticcio (definizione benevola) che dura da 9
mesi”“
L’Attività Operativa.
La società “SPES Gioia Spa”, in sintesi, ha come
oggetto sociale: RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI. TRASPORTO ENERGIA
ELETTRICA - DISTRIBUZIONE E MANUTENZIONE IMPIANTI ENERGIA ELETTRICA - LAVAGGIO
E SPAZZAMENTO STRADALE - VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA.
Nel bilancio 2009 emergeva che, in concreto, l’attività
esercitata da tale società si limitava alla gestione del servizio di raccolta
rifiuti e spazzamento per il Comune di Gioia del Colle e al servizio di
manutenzione ordinaria e straordinaria della pubblica illuminazione, la
manutenzione lampade votive presso il cimitero comunale, nonché il servizio di
manutenzione del verde e pulizia degli immobili comunali.
Nella nota integrativa del bilancio 2013, nella parte
relativa alle operazioni svolte con parti correlate, è specificato che la
società “SPES Gioia Spa” ha percepito come ricavi la cifra di 4.840.752,
superiore al valore della produzione che è stato pari a 4.836.141.
Precisamente:
Contratto di Servizio Igiene Urbana € 4.131.587;
Contratto di Servizio Pubblica Illuminazione per € 149.836;
Contratto di Servizio pulizia degli immobili comunali €
196.890;
Contratto di Servizio per manutenzione del verde € 268.907;
Contratto di Servizio per Affissioni € 2.910
Contratto di vendita di Energia rinnovabile € 90.621
Per un totale di € 4.840.752.
Di conseguenza il risultato è stato il seguente:
Il Servizio Raccolta.
Nel 2007, come scritto nella relazione sulla gestione del
bilancio, il quantitativo dei rifiuti raccolti ammontava a 14.901 tonnellate,
di cui 3.339 tonnellate differenziati e 11.562 tonnellate indifferenziati. La
percentuale relativa alla raccolta differenziata era del 22,4%.
I dati del 2013, come riportato sul sito regionale dei dati
di raccolta differenziata (link: http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/datipercomune.php), mostrano che il Comune di Gioia del Colle ha
prodotto rifiuti per un totale di 12.174 tonnellate, di cui 2.834 tonnellate
differenziati e 9.340 tonnellate indifferenziati. La percentuale relativa alla
raccolta differenziata era del 23,2%. La produzione di rifiuti Procapite per
abitante nel 2013 è stata di 36,544
Kg.
Sembrerebbe che dal 2007 a 2013, si sia fatto poco per il discorso
della raccolta differenziata, realizzando solo uno 0,8% in più.
Nel 2014, stante la minaccia dell’aumento dell’Ecotassa,
sembrerebbe manifestatosi un maggior attivismo sul fronte della raccolta
differenziata.
Infatti, nel 2014, il Comune di
Gioia del Colle ha prodotto rifiuti per un totale di 12.103 tonnellate, di cui 3.228
tonnellate differenziati e 8.875 tonnellate indifferenziati. La percentuale
relativa alla raccolta differenziata era del 26,9%.
Secondo l’ex direttore generale nell’intervista rilasciata a
Gioianet:
“la percentuale del 30% è stata raggiunta soltanto nel mese di giugno scorso,
nonostante i proclami ed i monologhi resi dal presidente Mancazzo sia a mezzo
della stampa locale e sia in Consiglio Comunale. Io esibisco atti che ogni
cittadino può verificare sul sito regionale dei rifiuti e bonifica ove possono
riscontrarsi le percentuali raggiunte da ogni comune nella raccolta differenziata.
Il nostro comune nell’anno 2014
ha raggiunto la percentuale media del 26,693 % con l’unica
punta del 30% raggiunta nel mese di giugno. Proprio in questo mese, poi, si è
verificata una contrazione della produzione dei rifiuti rispetto a maggio ed ai
successivi, come se i cittadini gioiesi fossero diventati virtuosi soltanto in
quel mese (?). Devo aggiungere, poi, che proprio oggi, sul bollettino ufficiale
della Regione Puglia n. 10 verificabile sul sito regionale è stata pubblicata
la determinazione del dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica
13/1/2015 n. 1. In
tale provvedimento si dà atto che il Comune di Gioia del Colle non ha raggiunto
gli obiettivi previsti dalla norma e che dovrà pagare nel corrente anno la
super ecotassa pari ad € 25,82
a tonnellata rispetto ai precedenti € 7,50 con ulteriore
aggravio per la collettività gioiese di oltre 100.000,00 euro.”
Sul sito Gioanews (link: http://www.gioianews.it/attualita/2247-alla-spes-una-premialita-di-50-mila-euro-sull-ecotassa-regionale) il 13 maggio 2015 è apparsa la notizia
“Alla Spes una premialità di 50 mila euro sull'ecotassa regionale”
Nell’articolo si afferma che nell’anno 2014 la Regione
Puglia aveva stabilito che: “Tutti i comuni che prevedono di conseguire
nel mese di giugno 2014 una percentuale di raccolta differenziata pari ad
almeno al 5 per cento in più rispetto ai dati validati riferiti al periodo
settembre 2012 - agosto 2013 sono esentati dal versamento mensile del
differenziale del contributo, fermo restando l’obbligo di provvedere
all’eventuale conguaglio entro il 30 settembre 2014”.
Nello stesso articolo è riportato che alla Spes di Gioia del
Colle viene riconosciuta una ecotassa non più di 25,82 euro a tonnellata ma di
7,5 euro a tonnellata.
Infine è evidenziato che nella “legge regionale 16 del 10
aprile 2015 si stabilisce che se nel
mese di giugno 2015 si dovesse verificare nel Comune un incremento della
raccolta differenziata pari ad almeno il 5% in più rispetto al dato comunicato
nel mese di novembre 2014, oltre all’incentivazione di buone pratiche sul
compostaggio domestico, si potrà usufruire della stessa tariffa del novembre
2013 e che era pari a 7,5 euro a tonnellata.”
Sembrerebbe che il dato da migliorare del 5%, nel giugno
2015, sia quello di novembre 2014, che era pari al 28,05%. Teoricamente
bisognerebbe raggiungere una percentuale di raccolta differenziata del 29,45%,
per pagare un’ecotassa ridotta. Tuttavia, se nella Legge Regionale fosse stato
scritto che “l’incidenza percentuale della raccolta differenziata deve
aumentare di 5 punti”, il risultato da raggiungere sarebbe del 33,05%.
Tuttavia, la Legge Regionale fa riferimento all’incremento del dato.
L’Energia Elettrica.
Nell’esercizio 2006 per servizi di fornitura di Energia
Elettrica la SPES ha incassato € 378.375, nel 2007 ha incassato €
377.687.
Nell’esercizio 2006 i costi per servizi di fornitura di
Energia Elettrica la SPES ha pagato € 374.759, nel 2007 ha pagato € 366.915.
Nell’esercizio 2008 per servizi di fornitura di Energia
Elettrica la SPES ha incassato € 521.207, nel 2009 ha incassato € 533
.997.
Nell’esercizio 2008 i costi per servizi di fornitura di
Energia Elettrica la SPES ha pagato € 502.061, nel 2009 ha pagato € 480.992.
Nella Relazione sulla Gestione al bilancio 2011, si legge:
“La società nel 2011 ha acquistato dal socio "ACAM
S.p.A." energia elettrica per un valore di 463.949 che ha rivenduto al
socio controllante "Comune di Gioia del Colle" al valore di 522.411.”
Nella Relazione sulla Gestione al bilancio 2012, si legge:
“La società a gennaio 2013 ha definito la
posizione debitoria nei confronti del socio “"ACAM S.p.A." e non ha
in corso alcun altra operazione.”
Dal 2012 sembra che tale attività di commercializzazione di
Energia Elettrica non sia più svolta.
L’Eolico.
Il tentativo di inserire nell’attività operativa della SPES
Gioia SPA la produzione di Energia Elettrica derivante da fonte Eolica, è
fallito sul nascere.
Forse tale tentativo dovrebbe essere ascrivibile al
raggiungimento della “mission” per cui la stessa SPES Gioia S.p.A., ossia: “la
polifunzionalità”.
Non a caso la denominazione sociale completa è: “Servizi
Polifunzionali EcoSostenibili Gioia – S.P.E.S. S.p.A.”.
Pare che la SPES Gioia S.p.A., non si sarebbe dovuta
limitare “sic et simpliciter” al servizio di raccolta e smaltimento dei
rifiuti, lavaggio e spazzamento stradale, ma, come si legge nell’oggetto
sociale, anche al TRASPORTO ENERGIA ELETTRICA - DISTRIBUZIONE E MANUTENZIONE
IMPIANTI ENERGIA ELETTRICA - VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA.
Nella nota integrativa del bilancio 2007 della SPES, nella
parte relativa ai Principali accadimenti avvenuti durante l’esercizio si legge
che nel corso del 2007 sono state avviate le seguenti iniziative: redazione del
PRIE (piano regolatore degli impianti eolici) ed invio al comune per gli
adempimenti di legge.
Nella nota integrativa del bilancio 2009 della SPES, nella
parte relativa alle immobilizzazioni materiali è scritto: “Gli impianti in
corso d’opera sono costituiti dall’acconto per la redazione del PRIE relativo
all’impianto eolico. Il progetto redatto è stato consegnato in data 14 febbraio
al Comune di Gioia del Colle, accompagnato dalle osservazioni del WWF al
riguardo. Il Comune avrebbe dovuto procedere successivamente alla convocazione
della Conferenza dei servizi, che
alla data odierna il Comune non ha ancora indetto.”
Dal 2007, fino al bilancio 2010, tra le immobilizzazioni
materiali figurava la voce impianti in corso d’opera per € 30.000. Nella Nota
Integrativa veniva sempre ribadito che tale voce era costituita dall’acconto
per la redazione del PRIE relativo all’impianto eolico.
Nella nota integrativa del bilancio 2011 a pagina 8 è scritto:
“La voce "immobilizzazioni in corso e acconti"
attiene alle spese di progettazione sostenute nell'anno 2007 per la costruzione
di un impianto eolico non più realizzato.
L'organo amministrativo ha ritenuto di svalutare interamente
tale immobilizzazione in quanto non risulta prevedibile la durata utile, nè il
concorso alla futura produzione dei risultati economici.”
In sintesi, l’investimento in tale settore effettuato nel 2007, ha provocato
l’esborso della cifra di € 30.000, senza alcun risultato e/o effetto benefico
per la SPES. Anzi, il conto economico 2011, della SPES Gioia Spa ha dovuto
evidenziare un costo per la svalutazione di 30.000 Euro, con conseguente
effetto economico negativo.
Restano delle domande ancora in attesa di risposta. Perché
il progetto non è nato? Forse per mancanza di capitali? Forse per mancanza di
capacità del management avvicendatosi nel tempo? O, forse perché era un
progetto degno delle avventure di Don Chisciotte che lottava contro i mulini a
vento?
Analisi Situazione
Patrimoniale – Economica – Finanziaria.
Nell'approccio analitico sui dati di bilancio della società SPES
Gioia Spa bisogna concentrarsi sui costi. Poiché la stessa società opera in
regime di monopolio ed i suoi costi determinano il prezzo dei servizi resi ed
il conseguente fatturato. Quindi nella valutazione della gestione bisogna
seguire i 3 criteri classici dell'economicità, efficacia ed efficienza.
A rafforzare tale tesi si riporta quanto scritto nella
Relazione sulla Gestione relativa al bilancio del 2009 a proposito dei fattori
di rischio cui era esposta la società: “Rischi di natura finanziaria: la
società fornisce, esclusivamente, servizi al Comune di Gioia del Colle, per cui
è soggetta alle risorse finanziarie disponibili da parte del Comune.”
La composizione dei costi della produzione mostra
chiaramente che le principali voci di costo sono il personale e i costi per
servizi. Un'analisi più approfondita, dovrebbe verificare l'ipotesi che dal 2010 in poi si è azionata
la leva del ricorso al personale "interinale" (quello delle
cooperative); infatti la voce "altri costi del personale" tocca la
cifra di 460.597 Euro nel 2011 e di Euro 337.554 nel 2013. La voce costi per
servizi dovrebbe contenere i costi per lo smaltimento in discarica, quale
principale voce di costo, oltre che le consulenze.
Nel 2013 il Consiglio di Amministrazione ha percepito €
89.597 e il Collegio Sindacale € 41.718.
Nell'esercizio 2011 risultano attribuiti all'organo
amministrativo ed al collegio sindacale i seguenti compensi: Consiglio di
Amministrazione € 50.345; Collegio sindacale 37.125.
Nel 2007 l’Amministratore Delegato percepiva € 26.003,22; il
Consiglio di Amministrazione percepiva € 8.023,33 e il Collegio sindacale 23.843,36.
Dal 2007 al 2013, l’incremento del compenso del Consiglio di
Amministrazione della SPES è stato del 163,3% e quello del Collegio Sindacale
del 75%.
Il Personale.
Al 31.12.2013, risultavano 42 dipendenti di cui n. 1
dirigente, n.5 impiegati e n. 36 operai.
Al 31.12.2012, risultavano 43 dipendenti di cui n. 1
dirigente, n.5 impiegati e n. 37 operai.
Al 31.12.2011, risultavano 48 dipendenti di cui n. 1
dirigente, n.5 impiegati, n. 37 operai e altri in numero di 5.
Al 31.12.2010, risultavano 52 dipendenti di cui n. 1
dirigente, n.5 impiegati, n. 41 operai e altri in numero di 5.
Il costo complessivo del personale al 31.12.2013 era pari a
€ 1.837.783; nel 2012 era pari a € 1.754.269. L’incremento di € 83.514 è stato
provato dalla voce “altri costi del personale” dove trova allocazione il costo
per il ricorso a personale esterno di interinale. Tale voce è aumentata nel 2013
da € 165.571 a
€ 337.554 e rappresenta il 18,4% del costo del personale e il 7,5 dei costi
della produzione.
Di regola, la scelta dell’Agenzia di lavoro interinale e/o
delle cooperative, che svolgono tale funzione, dovrebbe essere frutto di una
gara ad evidenza pubblica.
Il Grafico seguente evidenzia l’evoluzione dell’incidenza
degli altri costi del personale sul costo del personale complessivo e sui costi
della produzione.
Nel 2013, i costi specifici per servizio, al netto delle
rimanenze finali sono stati:
Contratto di Servizio Igiene Urbana € 3.886.760;
Contratto di Servizio Pubblica Illuminazione per € 190.792;
Contratto di Servizio pulizia degli immobili comunali €
213.006;
Contratto di Servizio per manutenzione del verde € 284.663;
Contratto di Servizio per Affissioni € 52.117;
Contratto di vendita di Energia rinnovabile € 98.278;
Per un totale di € 4.725.676.
La questione della
liquidità.
L’attuale Presidente ha dichiarato sulla Gazzetta del
Mezzogiorno di aver trovato una “situazione fallimentare”. L’ex direttore
generale in risposta aveva evidenziata che si trattava solo di una questione di
“illiquidità”.
Il grafico mostra come con l’impennata del saldo creditorio
nei confronti del socio controllante, nonché cliente unico, le disponibilità
liquide si siano ridotte.
In effetti, nel 2011, è successo qualcosa a livello contabile.
Infatti in nota integrativa è scritto:
“Con
riguardo all'area straordinaria si segnala quanto segue:
L'organo
amministrativo ha svolto un'intensa attività di ridefinizione dei ricavi del
2011 e degli anni precedenti - 2009 e 2010 - relativi ai contratti di servizi a
suo tempo stipulati con il socio controllante - Comune di Gioia del Colle.
A
seguito di tale attività si è addivenuti a conti di conguaglio in favore della
società per gli anni 2009 e 2010 per i servizi di manutenzione pubblica
illuminazione e per quelli di pulizia degli immobili comunali, sicchè la
società ha iscritto nel 2011 nell'area straordinaria tali ricavi con
contropartita il credito verso il Comune di Gioia del Colle per fatture da
emettere.
Con
riguardo al servizio di igiene urbana i conti di conguaglio sono risultati a
favore del Comune di Gioia del Colle e, pertanto, gli originari ricavi degli
anni 2009 e 2010, fatturati rispettivamente per 306.417 e per 453.269, sono
stati ridotti a 161.810 per l'anno 2009 e rettificati a 462.411 per l'anno
2010.
Per
esigenze amministrative del Comune di Gioia del Colle, la società, piuttosto
che emettere una nota credito di 135.465 ( 306.417 + 453.269 - 161.810 -
462.411 = 135.465), ha dovuto stornare con apposite note credito le fatture già
emesse per i ricavi 2009 e 2010, rilevando la sopravvenienza passiva ed il
corrispondente debito, ed ha emesso altre fatture per i nuovi importi,
rilevando la sopravvenienza attiva ed il relativo credito verso il Comune di
Gioia del Colle.
Fiscalmente,
in sede di redazione dell'unico 2012, la società ha operato una variazione in
diminuzione pari all'ammontare delle sopravvenienze attive riferite ai ricavi
2009 (161.810) e 2010 (462.411), ed una variazione in aumento pari
all'ammontare delle sopravvenienze passive riferite allo storno dei ricavi 2009
- 306.417- e 2010 - 453.269.
Si
è anche provveduto ad operare la variazione in aumento delle altre
sopravvenienze passive in quanto riferite a costi di competenza di anni
precedenti.”
Nella Relazione sulla Gestione relativa al bilancio 2012 è
scritto che “la solidità patrimoniale può essere confermata in futuro dalla
puntualità nell’incasso dei crediti vantati”.
I Fondi per
accantonamenti rischi.
Nel bilancio 2013 risultando fondi rischi per un importo di
€ 377.168 (€ 290.563 nel 2012).
Nei passati esercizi la società ha iscritto nel conto
"fondo per rischi ed oneri" un accantonamento connesso
all'esigibilità di alcuni crediti verso il socio controllante "Comune di
Gioia del Colle", riguardanti crediti in contenzioso, relativi ai servizi
cimiteriali per € 110.827 ed agli altri contratti in essere per € 179.736.
La controversia verte sulle ragioni di credito della società
per 361.148 e, in passato, l'organo amministrativo ha ritenuto prudenzialmente
di mantenere il fondo rischi per un ammontare pari a 290.563.
Pare ci sia un’ulteriore controversia contro 4 lavoratori
interinali, a fronte della quale è stato effettuato uno stanzamento di €
86.605.
Il Valore della SPES.
Acam Spa aveva iscritto la sua partecipazione in Spes Gioia
Spa, pari al 19,51%, per un valore pari a € 400.000. Nel bilancio 2013, redatto
nel giugno 2014, risulta una svalutazione operata per € 100.000. Pertanto il
valore del 19,51% della SPES Gioia Spa era stimato in Euro 300.000. In
particolare a pagina 33 della Nota Integrativa era scritto: “Nel corso
dell’esercizio si è provveduto a svalutare la partecipazione per € 100.000 per
allinearla al valore della perizia”.
Da quanto sopra emerge che nel giugno 2014, in base ad una
propria perizia di parte, ACAM Stimava il Valore della SPES Gioia SPA in €
1.537.672,99 e di conseguenza la sua partecipazione valeva 300.000 Euro.
Nello stesso periodo il Comune di Gioia del Colle, in base
ad una perizia, stimava il valore della Partecipazione ACAM Spa in Euro 177.408,13.
I Disallineamenti
contabili.
I Revisori del Comune di Gioia del Colle, nel verbale n. 10
del 4 luglio 2014, rilevavano delle discordanze contabili tra la contabilità
SPES e quella del Comune. In particolare, SPES vantava dei crediti per Euro 433.076,10
non riconosciuti dal Comune di Gioia del Colle e che lo stesso vantava crediti
per € 163.514,00, che erano riconosciuti dalla SPES per Euro 126.034,58.
Il credito SPES non riconosciuto dovrebbe riguardare la
questione delle Lampade Votive.
Nella relazione di Gestione del bilancio 2009, a pagina 12, era scritto:
“Lampade votive:
Il servizio risulta essere espletato dalla azienda dal
maggio 2007 sino ai tempi attuali, di proroga in proroga. Il servizio è
attualmente appaltato dalla società ad una impresa terza, per carenza di
personale tecnico ed allo stesso dedica una unità lavorativa aziendale. Così
come descritto in precedenza il servizio non è supportato da nessun contratto
in quanto proposto dalla precedente Governance per sei mesi a titolo gratuito,
si è invece protratto sino ad oggi e rappresenta un costo aziendale non coperto
da alcun ricavo. Pertanto si è proceduto, in data 15/05/2010 alla emissione
della fattura per canone mensile del servizio di manutenzione riferito agli
anni 2007, 2008, 2009, e 2010 ( per quattro mesi).Questo nella logica che qualsiasi
servizio effettuato dalla azienda deve avere una remunerazione e non può
rappresentare solo un costo per l’azienda.”
La questione non è di poco conto perché se tale credito non
sarà riconosciuto, e così sembra, la SPES dovrà necessariamente registrare
delle sopravvenienze passive.
La “Fictio Iuris”
La tentazione degli Enti che sono ricorsi allo strumento
della trasformazione delle “ex municipalizzate” in Società per Azioni, è stata
quella di “privatizzare” un servizio pubblico con l’adozione di strumenti di
gestione “privatistici”, che facessero a meno delle procedure ad evidenza
pubblica che caratterizzano gli Enti Pubblici stessi.
Nei casi in cui, la società creata fosse stata a stragrande
maggioranza dello stesso Ente Pubblico, che l’avesse creata, il ricadere nella
tentazione di adottare strumenti di gestione privatistici avrebbe determinato
una “finzione giuridica”, meglio “fictio iuris”, ossia ricorrere ad uno
strumento di natura privatistica, previsto dalla Legge, per aggirare l’obbligo
dell’uso di strumenti ad evidenza pubblica, come le gare ad evidenza pubblica
per le forniture, i concorsi per l’assunzione del personale.
Anche la SPES Gioia Spa, deve utilizzare gli strumenti ad
evidenza pubblica per la sua gestione.
Prospettive
L’ARO BA/5 ha indetto una procedura aperta in favore
dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affidamento dei Servizi di
raccolta e trasporto dei rifiuti Urbani e speciali Assimilabili agli urbani e
dei servizi di Igiene Urbana in tutti i comuni dell’ARO BA/5, che sono: Gioia
del Colle, Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Sammichele di Bari e Turi.
L’importo complessivo dell’appalto ammonta ad €
114.813.204,34 IVA esclusa ed esclusi i costi di trattamento e relativi
tributi, e non riguarda gli oneri scaturenti dalla valutazione dei rischi
interferenziali pari a € 1.243.914,96
IVA esclusa. Pertanto, l’importo a base d’asta previsto era pari ad €
113.569.289,39. La durata dell’appalto è pari a 9 anni.
Pare che il Comune di Adelfia e il Comune di Gioia del
Colle, abbiano espresso riserva ai sensi dell’art. 5 comma 1 e dell’art. 14
comma 4 della Legge regionale 24/2012, decidendo di mantenere in essere
l’attuale gestione fino alla naturale scadenza. Pertanto, il valore del
servizio posto a base di gara per i nove anni di durata dovrebbe essere stato ridotto
nella misura pari a € 58.996.978,82, IVA esclusa ed esclusi i costi di
trattamento e relativi tributi, compresi oneri di sicurezza non soggetti a
ribasso, pari a € 639.188,02 IVA
esclusa.
Il valore massimo dei servizi opzionali risulta pari a €
10.437.564,03 I.V.A. esclusa di cui al
massimo € 113.083,18 IVA esclusa per
oneri di sicurezza indiretti, ricompresi nel valore complessivo e non soggetti
a ribasso.
Il valore a base d’asta complessivo relativo ai servizi base
ed ai servizi opzionali è quindi pari a € 114.813.204,34 I.V.A. esclusa di cui
€ 1.243.914,96 IVA esclusa per oneri di
sicurezza indiretti, ricompresi nel valore complessivo e non soggetti a
ribasso.
Nello specifico, l’appalto del servizio di raccolta,
trasporto dei rifiuti solidi urbani, rifiuti differenziati e dei servizi
complementari dei Comuni appartenenti all’ARO BA/5, per quanto riguarda
Gioia del Colle, prevedeva la cifra di € 29.742.480,39 Iva esclusa di cui €
322.237,47 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Di conseguenza
l’importo annuo era di € 3.304.720,04. Oltre gli eventuali servizi
complementari.
Molto probabilmente € 3.304.720,04 sarà il valore dei costi
a cui si dovrà adeguare la SPES.
Tuttavia trattandosi di una gara d'appalto non al ribasso ma
con l'offerta economicamente più vantaggiosa, l'importo potrebbe essere
superiore.
Nel bilancio 2013 è evidenziato che i costi specifici
sostenuti dalla SPES Gioia SPA per il contratto di servizio di Igiene Urbana
ammontavano a € 3.886.760.
Nel PIANO FINANZIARIO DEI COSTI DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI
RIFIUTI ED ENTRATE DERIVANTI DALL'APPLICAZIONE DELLA TASSA SUI RIFIUTI
"TARI", 2013, emergeva che i costi erano pari a € 4.111.447,12.
costi di gestione del ciclo
dei servizi RSU indifferenziati
|
3.181.659,44
|
costi di gestione del ciclo
di raccolta differenziata
|
353.797,42
|
Costi comuni imputabili
alle attività relative ai rifiuti urbani
|
505.080,91
|
costo d'uso del capitale
per l'anno 2012
|
70.909,35
|
Totale
|
4.111.447,12
|
A tale importo è stata aggiunta l’IVA del 10%
Nel PIANO
FINANZIARIO DEI COSTI DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI ED ENTRATE DERIVANTI
DALL'APPLICAZIONE DELLA TASSA SUI RIFIUTI "TARI", 2014 emergeva che i
costi erano pari a € 4.004751,50, di cui € 1.611.799,18 per parte fissa della
tariffa; € 2.392.952.32 per parte variabile della tariffa.
costi di gestione del ciclo
dei servizi RSU indifferenziati
|
2.660.891,05
|
costi di gestione del ciclo
di raccolta differenziata
|
528.025,33
|
Costi comuni imputabili
alle attività relative ai rifiuti urbani
|
763.804,39
|
costo d'uso del capitale
per l'anno 2013
|
52.030,73
|
Totale
|
4.004.751,50
|
A tale importo è stata aggiunta l’IVA del 10%
Il Commissario Prefettizio ha emanato un Atto di indirizzo
in materia di personale delle società controllate direttamente dal Comune di
Gioia del Colle. Per quanto riguarda la SPES è previsto quanto segue:
“Principio di contenimento dei costi del personale
attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni: la
società SPES GIOIA SpA opererà per il contenimento dei propri costi interni mantenendo nel 2015 il costo del
personale (al netto di eventuali e futuri incrementi contrattuali
stabiliti dai CCNL) a livelli non
superiori a quelli sostenuti nel 2013. In ogni caso occorre contenere
la retribuzione individuale complessiva ordinariamente spettante
(comprensiva del salario accessorio determinato nella contrattazione
decentrata) al livello della
retribuzione individuale complessiva percepita nell’anno 2013.
…
Assunzione personale: di assumere personale a tempo
determinato e, in generale, con rapporto di lavoro flessibile, alle condizioni e limiti di cui all’art. 36 del D.
Lgs. 165/2001, nel limite della spesa sostenuta nell’anno 2009. Per quanto
riguarda il personale a tempo indeterminato, si applica il D.L. n. 90/2014,
convertito dalla L. 11 agosto 2014, n. 114 con il limite di spesa percentuale
differente rispetto al personale di ruolo cessato negli anni precedenti pari
all’80% e al 100% rispettivamente negli anni 2015 e 2016-2017.”
In altre parole, per il 2015, il costo del personale complessivo
non potrà superare la cifra di € 1.837.783 e la voce salari e stipendi, dovrà
essere contenuta entro la cifra di € 1.056.101. Inoltre, il ricorso a forme di
lavoro flessibile non potrà superare l’importo del 2009 che era praticamente
nullo.
L’ARO BA 5
I comuni dell’ARO BARI/5 (Gioia del Colle, Acquaviva delle
Fonti, Casamassima, Adelfia Sammichele di Bari e Turi) hanno pubblicato lunedì
13 ottobre 2014 i documenti di gara per il nuovo appalto del servizio di
raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani e di rifiuti differenziati,
nonché dei servizi complementari.
Il bando di gara è stato definito con il supporto tecnico
della ESPER (link: http://www.esper.it/), e prevede un affidamento
mediante procedura aperta e con il criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa, al fine di raggiungere economie di scala, di massimizzare
l’efficienza del servizio e, di pari passo, di centrare gli obiettivi
ambientali europei e nazionali di raccolta differenziata.
Il servizio prevede il “porta a porta” in tutto il
territorio, l’obiettivo del 70% di RD, tariffa puntuale e premialità sia per
gli utenti che per gli operai virtuosi.
Pare che il Comune di Gioia del Colle e Adelfia non abbiano
aderito, continuando con l’attuale gestore.
Resta da capire se ci sia un obbligo di adeguamento alle
condizioni del bando da parte del gestore SPES. Soprattutto, a quelle
economiche, se risultassero nettamente inferiori all’attuale costo.
Per quanto riguarda il “ Disciplinare di gara di appalto del
servizio di Igiene Urbana realizzato in condizioni di lavoro dignitose lungo
l’intera catena di fornitura e classificato come “Verde” ai sensi dei criteri
del D.M. del 13/02/2014” è scritto:
“Per quanto riguarda la
perimetrazione del territorio servito si precisa che il Comune di Gioia del
Colle ed il Comune di Adelfia non hanno espressamente rinunciato ad avvalersi
del diritto di valutare la vantaggiosità dell’esito della nuova gara nei confronti
delle attuali gestioni ai sensi dell’art. 5 comma 1 e dell’art. 14 comma 4
della Legge regionale 24/2012 e quindi l’I.A. non potrà vantare alcun diritto
nel caso in cui i Comuni di Gioia del Colle ed Adelfia dovessero decidere di
mantenere le gestioni attuali fino alla loro naturale scadenza per tutta la
durata del presente appalto. Viceversa l’I.A. è tenuta a subentrare entro un
termine di tre mesi all’attuale gestore, secondo le condizioni economiche e
tecniche stabilite nel C.S.A e nel relativo D.T.P. nel caso in cui il Comune di
Gioia del Colle e di Adelfia non dovessero ritenere vantaggioso l’attuale
servizio e decidessero quindi di aderire alla presente procedura di gara entro
e non oltre il 30 giugno 2016.”
“ Capitolato speciale di appalto del servizio di Igiene
Urbana realizzato in condizioni di lavoro dignitose lungo l’intera catena di
fornitura e classificato come “Verde” ai sensi dei criteri del D.M. del
13/02/2014” è scritto:
“ART. 2 - Ambito territoriale e servizi oggetto dell'appalto
L’Ambito territoriale oggetto dell’appalto è individuato nei
territori delle Amministrazioni comunali aderenti all’ARO BA/5 e cioè i Comuni
di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Casamassima, Gioia del Colle, Sammichele di
Bari, Turi.
Per quanto riguarda la perimetrazione del territorio servito
si precisa che solo il Comune di Gioia del Colle ed il Comune di Adelfia non
hanno espressamente rinunciato ad avvalersi del diritto di valutare la
vantaggiosità dell’esito della nuova gara nei confronti delle attuali gestioni
ai sensi dell’art. 5 comma 1 e dell’art. 14 comma 4 della Legge regionale
24/2012 e quindi l’I.A. non potrà vantare alcun diritto nel caso in cui i
Comuni di Gioia del Colle ed Adelfia dovessero decidere di mantenere le
gestioni attuali fino alla loro naturale scadenza per tutta la durata del
presente appalto. Viceversa l’I.A. è tenuta a subentrare entro un termine di
tre mesi all’attuale gestore, secondo le condizioni economiche e tecniche
stabilite nel C.S.A e nel relativo D.T.P. nel caso in cui il Comune di Gioia
del Colle e di Adelfia non dovessero ritenere vantaggioso l’attuale servizio e
decidessero quindi di aderire alla presente procedura di gara entro e non oltre il 30 settembre 2016.”
Spunti di
riflessione.
La “Mission”
Perché la SPES è stata costituita?
Si può affermare che gli obiettivi per cui era stata
costituita siano stati conseguiti?
E nel caso in cui fossero stati raggiunti, in che modo?
Il futuro.
La continuità aziendale, intesa come attitudine dell’impresa
a durare nel tempo, da cosa dipende?
Esistono dei
rischi normativi che minacciano il futuro della SPES (es. spending review
etc.)?
L’ARO BA5, con la sua gara d’appalto, potrà avere degli
effetti sul futuro della SPES?
Quali potranno essere gli scenari per i lavoratori, anche in
considerazione dei provvedimenti adottati dal commissario prefettizio?