lunedì 4 giugno 2018

“l'onestà non basta”. Implosa l’amministrazione comunale


l'onestà non basta”. postava ATLANTE su facebook dopo la mancata approvazione del bilancio nel consiglio comunale del 16 maggio.”l 'amministrazione Lucilla, sulla cui onestà non dubitiamo, oggi cade, messa in minoranza sul Dup e sulla conseguente approvazione del bilancio. . due anni (quasi) di eterna campagna elettorale, di manicheismo, di truppe cammellate facebookiane, di muri di gomma, di scarsa o quantomeno ben nascosta cultura amministrativa, di modi di fare militari. lascia la città alla quarta gestione commissariale in un paese con una disoccupazione allarmante ed in ascesa, scarsi servizi per le classi popolari ed alta tassazione sui servizi.”
L’amministrazione Lucilla è partita forte di 11 consiglieri.
In 20 mesi la “corazzata” ne ha persi 3 trasformandosi in un ardimento speranzoso a ottobre scorso e in una delusione “maledetta” il 16 maggio.
Rifuggendo  dalla saccenteria e dall’astrattismo convenevole cerchiamo di capire, da materialisti, il perché della caduta della giunta Lucilla, ovvero perché questa giunta non ha avuto il voto dei 3 consiglieri, ovvero scoprir gli errori per non ripeterli
Dalle dichiarazioni scritte dei 3 annotiamo:
I consiglieri  Zileni e De Rosa scrivono al presidente del consiglio comunale il 25/10/2017 informandolo della costituzione di un gruppo consiliare misto;  a determinare questa nostra decisione è stata sostanzialmente i'impossibilità di costruire un dialogo proficuo su basi di reciprocità tra la giunta e il consiglio comunale e. in maniera sorprendente, tra la giunta e la stessa maggioranza consiliare. infatti, nonostante le reiterate richieste da parte di questi consiglieri di aprire un confronto tra i consiglieri e la giunta sulle scelte determinanti per il futuro della città, per ridurre al minimo il margine di errore, la linea amministrativa continua a essere strutturata alla discussione interna, dettata da pochi, la cultura del dissenso è il cuore della democrazia, non per questa maggioranza che impone il silente allineamento alle scelte. senza possibilità di manifestare la contrarietà rispetto a scelte penalizzanti e non condivise, come per esempio rinunciare ad un costante e proficuo incontro con la  città, dalla quale ci si mostra sempre più scollati. questi consiglierei chiedono infatti da almeno 10 mesi di discutere anticipatamente delle scelte portate in consiglio ma senza molti successi,.”
Dice Rosa Addabbo
“Il ruolo del consigliere comunale non può ridursi ad una mera alzata di mano. Non si può credere, quasi per effetto domino, che una proposta di delibera consiliare, non discussa, analizzata e pienamente condivisa nelle sue criticità e punti di forza, possa essere sottoposta al vaglio dell’intero consiglio ed avere il voto dell’intera maggioranza..” Gioianet Giovedì 17 Maggio 2018
Pasquale Redavid, segretario del movimento cittadino SEP, risponde alle domande di Gioia news il 30 maggio
…“Come sta Sep e come è stato il rapporto con l’Amministrazione Lucilla?
Il movimento si è piano piano svuotato. Con l’Amministrazione uscente è mancato
un collegamento ...
Ma come ha vissuto il suo ruolo da segretario?
Ha presente l’immagine di quel bambino che vede un gruppetto di coetanei giocare e si avvicina per tirare a palla con loro e quelli gli rispondono di no? Mi sento quel bambino.” 
Scrivono Il Sindaco, i Consiglieri a suo sostegno e i componenti della Giunta Comunale poiché i Consiglieri Zileni, De Rosa ed Addabbo, dopo aver abbandonato il progetto che ha permesso loro di sedere nei banchi del Consiglio Comunale, decidendo di non dimettersi, nei fatti determinando un nuovo Commissariamento e un brusco arresto del processo di cambiamento avviato, poiché la mancata approvazione del bilancio comporta lo scioglimento del Consiglio Comunale ad opera del Prefetto, rassegnano le proprie dimissioni, conservando la coerenza che fin dal giorno dell’insediamento hanno dimostrato, non piegandosi a pressioni, compromessi o “le mani tese all’ultimo minuto, in cambio di…”. 

Considerazioni
E’ evidente che i tre lasciano la maggioranza, in tempi diversi, ma comunemente denunziando la mancanza di confronto nella e sulla vita amministrativa al comune, per valorizzare  il ruolo umano del consigliere, rifiutando con coraggio quello di burattino.
A Ottobre la uscita dalla maggioranza di due consiglieri, determinò l’impegno da parte della giunta ad una maggiore condivisione delle scelte in cambio della sottoscrizione dell’appoggio. Ma soprattutto un cambio di rotta. In un’intervista rilasciata dal segretario di SEP, lo stesso richiese di fatto la rendicontazione periodica dell’operato

A Maggio Rosa Addabbo denuncia "Con il sindaco si è cercato di condividere una serie di punti prioritari sui quali intervenire: rafforzamento dello Staff del sindaco, riorganizzazione dell’Ufficio Ragioneria e Ufficio Tributi, alfine di migliorare, con i successivi atti finanziari, rendiconto e salvaguardia degli equilibri, la manovra di bilancio oggetto della discussione. Da qui il fermo impegno della sottoscritta a dare il sostegno e l’appoggio alla Maggioranza in tutti i passaggi consiliari relativi, in primis l’approvazione del bilancio 2018//2020”..avuto riscontro della mancata accettazione del sindaco della suindicata proposta, ho comunicato…. di procedere alle mie di dimissioni …Gioianet Giovedì 17 Maggio 2018
Il bilancio di previsione è stato presentato tardissimo . Eppure nella campagna elettorale era uno dei totem per il cambiamento Solo pochi addetti all’Ufficio Ragioneria conoscono il suo contenuto in quanto considerato da tutti atto puramente tecnico. Il Bilancio di previsione deve essere, invece, un documento rispondente alle effettive esigenze programmatiche e non, come sinora successo, un documento estraneo agli obiettivi ed ai progetti che un’Amministrazione ritiene di dover perseguire.”(documento pubblicato su Gioianet Sabato 07 Maggio 2016 e firmato da Daniela De Mattia Gruppo Internazionalizzazione-Pierluigi Mancino Gruppo E- Governance”)
E’ evidente
-che la motivazione della coalizione “Un Impegno…in Comune” è pretestuosa e malignevole: non si difende mai dalla accusa di egemonia di gruppo denunziata dai 3;
-chi ha “abbandonato il progetto” è la giunta e non i tre consiglieri considerando che le proposte fatte dal gruppo misto nelle varie sedute del consiglio possono trovarsi benissimo  nelle argomentazioni fatte quando gli attuali sindaco e vice sindaco erano all’opposizione della giunta Povia. Che il Bilancio di Previsione che stava per essere sottoposto all’approvazione, di fatto dava priorità al contenzioso a scapito dei bisogni della città, che il regime di tassazione comunale della giunta Lucilla non è stata sostanzialmente diversa da quella di Povia, che di internazionalizzazione della riscossione dei tributi (leggi CERIN oppure leggi REFERENDUM cittadino) non si è mai discusso, che la discussione sul PUG (leggi VITO VINCI) non è stata mai avviato, eppure era stato pomposamento annunciato nella campagna elettorale come prioritario: (Alle 18,30 prenderà avvio l’evento sulla rigenerazione e su come intendiamo riprogettare la città. Obiettivo primario sarà la conclusione del percorso di approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG), documento “regia” di un nuovo modello di sviluppo della città. La strategia delle politiche urbanistiche avrà il compito di affrontare le emergenze, attraverso atti di indirizzo trasparenti ed azioni di monitoraggio;... “(documento 07 Maggio 2016); per affrontare questi 2 temi, la cui soluzione era negli interessi reali dei cittadini, non ci sarebbero voluti molti “quattrini” ma collegialità, determinazione, saper operare contemporaneamente per l’immediato e il futuro; facile a dirsi, impossibile praticarlo se non si ha una visione razionale e scientifica della società, un dna che la coalizione non poteva avere in considerazione del prevalere della cultura mistica al suo interno, percui affidarsi alla provvidenza e ai sogni. Il mancato avvio di questi 2 temi e la esosa tassazione, ha di fatto posta la giunta Lucilla in una situazione di continuità amministrativa con la giunta Povia;
-il catalogo propagandistico sulle cose fatte, con tutta la buona volontà. non può coniugarsi con quello di cambiamento;
-il carattere infantile dell’operato della giunta Lucilla,(in questa accezione, per i comunisti il termine infantile, non è dispregiativo, nella logica concreta delle cose esprime lo stadio dello sviluppo della conoscenza e quindi della coscienza, cioè esprime i diversi aspetti della natura, dal neonato all’adulto dall’inesperienza all’esperienza, dal vecchio al nuovo, ecc);
-che la giunta Lucilla è stata concepita  e costruita con il consenso personale e fondata sulla fedeltà, e che ha sempre anteposto arrogantemente la propria “saggezza” agli  innumerevoli contributi che venivano dal suo interno e dall’esterno;
-l’organizzazione militaresca della coalizione “Un Impegno…in Comune”  ha permesso una discreta disciplina necessaria in una campagna elettorale che ha coinvolto persone prive di esperienza, ma che è la causa principale della mancanza di confronto che ha caratterizzato il modo di agire della giunta Lucilla. La mancata partecipazione democratica ai processi decisionali, il mancato coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza nelle scelte strategiche è sintomo di una concezione della politica accentratrice, autoritaria, evidenzia una giunta in cui prevale un “colonnellismo alla gioiese”.
E’ la causa reale della prematura uscita di scena dell’amministrazione Lucilla
Eppure  l’amministrazione Lucilla si è schierata contro la modifica della costituzione  voluta da Renzi!!
Purtroppo per i soci di “Un Impegno…in Comune”  questa visione amministrativa osannata in Italia negli anni 30, oggi dagli oderni cultori della “democrazia diretta” nella versione Bertinottiana o in quella della Casaleggio associata, praticata con determinazione negli attuali circoli dominanti nelle istituzioni europee, ha avuto nella maggioranza di governo nel consiglio comunale, nel nome degli interessi comuni, tre coraggiosi oppositori contro la vecchia politica ma purtroppo quasi generalmente ancora praticata e in auge in molte parti del mondo.
La caduta dell’Amministrazione Lucilla è la sconfitta di quel settore piccolo borghese locale e non, secondo cui è sufficiente onestà e giovinezza  per affermare i diritti individuali e collettivi nella società Ma questo è un sogno, cioè un’astrazione priva di fondamento; una scelta opportunistica, fondata sulla delega “vedete voi” a cui corrisponde “me la vedo io che sono bravo”
La realtà ci dice che combattere e vincere la vecchia politica ovvero quella odierna, fondata sullo sfruttamento dell’uomo da parte di un altro uomo, sulla egemonia imperiale e personale,sulla finanziarizzazione sella società, sulla speculazione e sulla corruzione, significa che dobbiamo portare avanti la onorevole e gloriosa guerra di popolo; non servono i “poveri di spirito” ma l’organizzazione di uomini e donne dignitose che completano la lotta, nelle attuali condizioni, dei partigiani italiani. Una lotta impegnativa, multidisciplinare: politica, economica, culturale, giusta, è la lotta per la liberazione della società, per la giustizia sociale.