Realisticamente con la morte del compagno Vito Vinci viene a mancare al movimento progressista di Gioia del Colle un contributo culturale notevole che bisogna assolutamente colmare. Un compito certamente difficile in quanto non viene a mancare tanto la competenza tecnica, seppur notevole, specie per quanto riguarda la pubblica amministrazione, quanto il coraggio e la determinazione dimostrata da Vito Vinci per far valere la legalità e la giustizia sia in ambito istituzionale che sociale. Negli ultimi tempi:
-con la costituzione a Gioia dell’associazione Libertà e Giustizia ha voluto dare un notevole contributo alla difesa dei principi basilari della costituzione antifascista sempre sotto attacco dai governi degli ultimi tempi, ultimo quello violento e spregiudicato portato avanti da Renzi e soci,
-con la lotta contro la speculazione edilizia si è schierato nettamente e coraggiosamente contro il malaffare e la corruzione uscendone, fino ad oggi (l’attuale sistema Italia, non ci deve mai stupire), vincitore. Di pratica politica prevalentemente istituzionale, più volte corteggiato dal “potere” ha preferito la strada della giustizia. Questa scelta l’ha portato ad avere l’apprezzamento da parte di molti cittadini Pubblichiamo le conclusioni dell’opuscolo ”LA PIU’ GRANDE SPECULAZIONE EDILIZIA MAI PERPETRATA A GIOIA DEL COLLE” in quanto rappresenta il suo testamento politico, un testamento che pur partendo da un fatto particolare, è un messaggio alla popolazione in generale, che per essere ereditato conseguentemente ha bisogno di grandi idee e organizzazioni forti, un testamento che porta necessariamente al socialismo.
“CONCLUSIONI
1- La storia narrata dimostra che la "crociata sospetta" altro non era se non il tentativo di tutelare e portare a compimento la più grande speculazione edilizia mai tentata a Gioia del Colle;
2- |'impegno profuso dall'Associazione nel denunciarla tendeva e tende a difendere gli interessi di migliaia di cittadini che, come si dirà, hanno subito un danno che é diventato grave ed irreparabile. In occasione de|l'acquisto degli alloggi realizzati a nord dell’abitato nel prezzo pagato era ricompresa una quota che il costruttore versò al Comune perché realizzasse le urbanizzazioni secondarie. ll Comune non ha
realizzato alcunché, anzi, ha continuato a sottrarre suoli destinati alla realizzazione del servizi di quartiere destinandoli ad altre finalità. Chi ha subito un danno, dunque, ed ha diritto ad essere risarcito, sono tutti coloro che da oltre un decennio aspettano ciò che avevano pagato in anticipo. Ciò detto , si studieranno la percorribilità, i tempi e i modi per
proporre una “class action" che tenda ad ottenere ciò che é dovuto e che che è stato fin qui negato...
.Gioia del Colle, 5 dicembre 2013
vito a.vinci”
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