
Il Gruppo Atlante augura a Donato Lucilla una guida dell’attività amministrativa degna delle aspettative che ha creato fra gli elettori che l’hanno votato; in modo particolare fra coloro che auspicano più giustizia sociale nella nostra città, almeno per quanto riguarda le prerogative di competenza della amministrazione comunale.
Noi siamo fra questi.
Sono auguri sinceri che possono diventare “complimenti “ e “congratulazioni” se coloro che siedono nei banchi della maggioranza, a tutti i livelli, si atterranno a quello spirito costituzionale a cui una parte di loro si è sempre riferita quando era fuori dalla maggioranza o dal consiglio comunale.
E’ un compito arduo, ne siamo consapevoli. Molte leggi e leggine nazionali, regionali remano contro la Costituzione
E’ ragionevole sintetizzare in “giustizia sociale” il “cambiamento “ che la stragrande massa dei cittadini ha chiesto il 5 e 19 giugno.
A livello comunale significa che l’ufficio tecnico comunale non sia “sensibile” (leggi tempi e metodi) solo ai professionisti, che il livello delle entrate tributarie sia proporzionale ai salari percepiti e ai servizi erogati, che il traffico sia disciplinato e sanzionato, che i marciapiedi e le strade siano a misura dei pedoni, che chi “disturba” non la “passi liscia”, che il servizio sanitario non sia gestito da ragionieri e amministratori delegati.. ecc. Per la mancata attuazioni di queste tematiche ci sono e ci saranno sempre due correnti di pensiero
Quella che addebita le responsabilità ai cittadini (“non hanno/abbiamo senso civico”)
Quella che l’addebita ai governi, ai vari livelli, dal nazionale al comunale.
Noi apparteniamo alla seconda. Riteniamo, per dirla con Marx che è “l’essere sociale che determina la coscienza” e quindi la carenza di “senso civico” è la diretta conseguenza di un sistema economico-politico che governa un determinato paese. Se il 90% dei cittadini è convinto che senza l’”amicizia”non si và avanti, la responsabilità principale deriva dai vari governi che ne hanno fatto un sistema. Questa convinzione ci porta a pensare che senza l’abbattimento di questo sistema non è possibile un reale e duraturo “cambiamento”. Nella convinzione e nell’applicazione di questo principio rivoluzionario sosteniamo coloro che vogliono il cambiamento partendo dai primi 11 articoli della Costituzione, in particolare dal 3° (...È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che… impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. ) e dall’11° (L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali... ) Sono valori mondiali che la visione localistica, non è in grado di tradurre in atti amministrativi conseguenti.
Una amministrazione che finalizza il suo compito alla giustizia sociale è molto diversa dal dna costitutivo di Pro.di.Gio. Un “movimento assolutamente fuori dai soliti schemi, che desse voce vera ai cittadini di tutte le estrazioni culturali e sociali” (dal programma della coalizione Un Impegno in... Comune).E’ la storica e solita affermazione che pretende la massima espressione di democraticità sociale da un pulpito posizionato fra le nuvole. “tutte le estrazioni culturali e sociali” ?? Nella società gioiese, come in quelle italiana/mondiale, ci sono “estrazioni culturali e sociali” antidemocratiche come quelle fasciste, razziste, guerrafondaie, strati di sottoproletariato che vive ai margini della legalità, potenti settori di parassitismo sociale che vedono il rinnovamento solo nella economicità del proprio tornaconto individuale e/o di gruppo; a queste culture non bisogna “dar voce” ma impegnarsi risolutamente per eliminare la loro tragica influenza e presenza.
Un dna che scopre “uno scenario politico o ideologizzato, legato a schemi obsoleti di visione della società, vista in una prospettiva di tipo collettivista o di tipo individualista, oppure legato a schemi opportunistici di fatto” Una fraseologia vuota per motivare una collocazione politica apparentemente neutrale, praticamente centrista per attirare consenso da qualunquisti, destra, sinistra, ecc.
Oltre 9000 cittadini hanno votato sindaco Lucilla, non perché condividono il programma, (il 90% non lo conosce) ma perchè hanno individuato un potenziale esecutore di un reale cambiamento. Per non deluderli, è opportuno disincrostarsi dai manicheismi e mettere in pratica quello che costituzionalmente positivo è scritto nel programma di governo, selezionare gli interessi reali della collettività, fare alleanze utili.
Noi valuteremo, attivamente, posizionandoci, come sempre, da parte degli sfruttati e degli oppressi.
Buon lavoro