lunedì 31 agosto 2015

RISPETTO PER VITO VINCI



Realisticamente con la morte del compagno Vito Vinci viene a mancare al movimento progressista di Gioia del Colle un contributo culturale notevole che bisogna assolutamente colmare. Un compito certamente difficile in quanto non viene a mancare tanto la competenza tecnica, seppur notevole, specie per quanto riguarda la pubblica amministrazione, quanto il coraggio e la determinazione dimostrata da Vito Vinci per far valere la legalità e la giustizia sia in ambito istituzionale che sociale. Negli ultimi tempi:
-con la costituzione a Gioia dell’associazione Libertà e Giustizia ha voluto dare un notevole contributo alla difesa dei principi basilari della costituzione antifascista sempre sotto attacco dai governi degli ultimi tempi, ultimo quello violento e spregiudicato portato avanti da Renzi e soci,
-con la lotta contro la speculazione edilizia si è schierato nettamente e coraggiosamente contro il malaffare e la corruzione uscendone, fino ad oggi (l’attuale sistema Italia, non ci deve mai stupire), vincitore. Di pratica politica prevalentemente istituzionale, più volte corteggiato dal “potere” ha preferito la strada della giustizia. Questa scelta l’ha portato ad avere l’apprezzamento da parte di molti cittadini Pubblichiamo le conclusioni dell’opuscolo ”LA PIU’ GRANDE SPECULAZIONE EDILIZIA MAI PERPETRATA A GIOIA DEL COLLE” in quanto rappresenta il suo testamento politico, un testamento che pur partendo da un fatto particolare, è un messaggio alla popolazione in generale, che per essere ereditato conseguentemente ha bisogno di grandi idee e organizzazioni forti, un testamento che porta necessariamente al socialismo.
CONCLUSIONI
1- La storia narrata dimostra che la "crociata sospetta" altro non era se non il tentativo di tutelare e portare a compimento la più grande speculazione edilizia mai tentata a Gioia del Colle;
2- |'impegno profuso dall'Associazione nel denunciarla tendeva e tende a difendere gli interessi di migliaia di cittadini che, come si dirà, hanno subito un danno che é diventato grave ed irreparabile. In occasione de|l'acquisto degli alloggi realizzati a nord dell’abitato nel prezzo pagato era ricompresa una quota che il costruttore versò al Comune perché realizzasse le urbanizzazioni secondarie. ll Comune non ha
realizzato alcunché, anzi, ha continuato a sottrarre suoli destinati alla realizzazione del servizi di quartiere destinandoli ad altre finalità. Chi ha subito un danno, dunque, ed ha diritto ad essere risarcito, sono tutti coloro che da oltre un decennio aspettano ciò che avevano pagato in anticipo. Ciò detto , si studieranno la percorribilità, i tempi e i modi per
proporre una “class action" che tenda ad ottenere ciò che é dovuto e che che è stato fin qui negato...
.Gioia del Colle, 5 dicembre 2013 
vito a.vinci”








lunedì 3 agosto 2015

Tasse sugli immobili: commissario prefettizio come Povia o quasi


Imu
           Povia D E L I B E R A di approvare per l'anno 2014 le seguenti aliquote per l'imposta municipale propria:
· Aliquota di Base: 10,6 per mille;
· Aliquota ridotta abitazione principale (categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e relative pertinenze): 6 per mille;
           Commissario D E L I B E R A di approvare per l'anno 2015 le seguenti aliquote per l'imposta municipale propria:
· Aliquota di Base (tutti gli immobili soggetti ad IMU esclusi i terreni agricoli): 10,6 per mille;
· Aliquota terreni agricoli:7,6 per mille
· Aliquota ridotta abitazione principale (categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e relative pertinenze): 6,0 per mille;

Tasi
             Povia D E L I B E R A  di approvare per l'anno 2014 le seguenti aliquote per il tributo sui servizi indivisibili (TASI):
aliquota TASI del 2,5 per mille per:
· abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
di stabilire la detrazione della somma di € 40,00 per le abitazione principali e quella ad essa equiparata con rendita catastale della sola unità abitativa fino a 300 Euro;
            Commissario D E L I B E R A di approvare per l'anno 2015 le seguenti aliquote per il tributo sui servizi indivisibili (TASI):
aliquota TASI del 2,5 per mille per:
· abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; In caso di occupante diverso dal titolare del diritto reale sull'unita' immobiliare, l’imposta è versata dall’occupante nella misura del 10% e la restante parte è versata dal titolare del diritto reale sull'unità immobiliare;
di stabilire la detrazione della somma di € 40,00 per le abitazione principali e quelle ad essa equiparata con rendita catastale della sola unità abitativa fino a 300 Euro;
3) aliquota pari allo zero per mille per tutti gli altri immobili;

Tari

POVIA determina per l’anno 2014 le seguenti tariffe          



Commissario determina per l’anno 2015 le seguenti tariffe


il costo gestione rifiuti per il  2015 è pari a 4.313.977,35 la riduzione della tariffa del 2015 è dovuta al rimborso
       ecotassa versata alla  SPES dalla regione relativamente agli anni 2012-13-14; pari a € 218.568,99 




                                        Senza riscossa non c’è cambiamento
L’amministrazione burocratica continua sulla strada tracciata dall’amministrazione politica sciolta. Detronizzato Povia, finite le manifestazioni e le lotte; come se il sindaco fosse l’unico colpevole dell’esosità tributaria. Paghiamo gli effetti di:
1) il blocco sociale dominante ha avuto bisogno di tempi lunghi per ricostruirsi una verginità democratica  per le elezioni;
2) il consolidarsi del “civismo” ovvero della cecità politica, ovvero della supremazia del particolare sul generale, del governo locale rispetto al nazionale;
3) dell’attivismo sterile della piccola borghesia locale in difesa di un ruolo appariscente ma evanescente.
4) dell’ingabbiamento politico, organizzativo, culturale dei lavoratori in logiche attendiste e speranzose

 

 

 


sabato 27 giugno 2015

sacerdoti non organici alle consuetudini delle burocrazie della religione



ATLANTE  pubblica un articolo di Don Vito Marotta riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno l’11 settembre del 2006.
Un articolo che io non conoscevo, come non ho mai conosciuto la persona. Sono venuto a conoscenza dell’articolo, discutendo casualmente con Luca Marotta (un professionista che, se occupasse una poltrona politica-amministrativa al comune, sarebbe di grande aiuto alla soluzione di problemi della popolazione gioiese) che, in occasione della recente intitolazione di una piazza di Bitritto al fratello, il sacerdote Don Vito Marotta, alla mia domanda: cosa avesse fatto di importante per meritarsi l’intitolazione della piazza, mi ha fornito materiale che mi ha permesso di conoscere un poco il suo pensiero e la sua azione. Ho letto l’articolo e ho apprezzato la semplicità, la chiarezza nello scrivere, l’umanità nel contenuto, l’assenza di moralismo (tipico di coloro, chierici e non, che assolutizzano astrattamente il valore dell’etica nelle questioni sociali), la consapevolezza del ruolo determinante della economia nella vita quotidiana della popolazione, la notevole importanza alle condizioni dei giovani. Per un materialista che non ha pregiudizi di sorta, per un comunista che ha apprezzato l’opera del sindaco La Pira a Firenze (il contrario del ciarlatano che guida oggi il governo nazionale) l’abnegazione di Don Milani, di Don Ciotti, il coraggio di Don Puglisi a Palermo, la lucidità di Don Gallo a Genova e tanti altri che si sono immedesimati concretamente nel riscatto dei poveri, leggere lo scritto di un sacerdote che pubblicamente, con determinazione, chiama rappresentanti istituzionali, responsabili economici a fare gli interessi dei molti e non dei pochi, è stata una piacevole sorpresa. Un giudizio molto positivo sull’operato del sacerdote è venuto anche della popolazione (non bigotta) che l’ha conosciuto. In un circondario come quello nostro in cui i preti e le loro organizzazioni collaterali,dentro e fuori le sacrestie, non sanno fare altro che richiamare i propri seguaci alla “carità” e, quindi alla rassegnazione in terra con la promessa del paradiso quando sei morto, la pratica di Don Vito Marotta (con la sua concezione strategica del mondo non sono assolutamente d’accordo) è un esempio che insegna ai credenti e non a non chinare la testa, non leggere solo il vangelo o la bibbia, a non coltivare la cultura del pettegolezzo, ma ad affrontare e risolvere i problemi quotidiani della persone. Mi sembra che Don Vito Marotta sia più vicino alla pratica di Bergoglio che a quella del papa tedesco e lontano dal polacco. Buona lettura e tanta riflessione         Vito Falcone

                                    
                 

                       «Sindaco, non esiste soltanto Enziteto»
E’sabato...ed anche in questa serata mi ritrovo a passeggiare, da solo, nel mio quartiere per recitarmi il rosario. Avverto dopo tanti anni che sono a Loseto amarezza e sconforto. Sento suonare un gruppo musicale, patrocinato dalla Circoscrizione, con pochissima gente che vi partecipa. Mi chiedo il perché di questa indifferenza. Ammiro la luna e cerco con gli occhi il cielo stellato ma vedo solo enormi palazzi e mi chiedo dov'è la gente? Penso alle loro amarezze, per aver perso il lavoro a 50 anni, per i loro figli che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro. Sembrano delle vere truffe le assunzioni fatte a breve termine per tanti giovani che forse nella loro vita non riusciranno mai ad andare in pensione se non pagandosela tramite assicurazioni dei potenti dell'economia. Anch' io come prete che ama il suo popolo piango e grido come ha fatto il profeta. Vedo la sfilata di tanti giovani che dopo aver ricevuto in consegna le macchine dai loro padri escono dal quartiere in preda alla febbre del sabato sera, per recarsi nei luoghi di divertimento. La mia passeggiata prosegue ora per il borgo antico di Loseto. Raggiungo le prime case del piccolo centro e inizio a respirare l'incontro con la gente che ama sostare all'uscio di casa a godere la frescura della serata. Anche questo piccolo centro vive l'attesa di ritornare a vivere, penalizzato per tanti anni, quando nessuno poteva mettere mani neanche per farsi un bagno più decente perché subito arrivava il controllo dei vigili tecnici, intanto sorgeva di fronte velocemente un quartiere senza i primari servizi È stata la chiesa il primo, e finora unico, polmone per i 5.000 abitanti di un'area edificata negli anni Ottanta, tuttora senza luoghi di aggregazione, con pochi negozi e nemmeno una scuola. Il polo con le classi materne, elementari e medie, attese per il 2001,deve arrivare nel 2007, spiegano a Loseto, ricordando la promessa che il primo cittadino ha fatto davanti all'immagine del patrono San Giorgio. Davanti ai Santi non si fanno promesse che poi non si possono mantenere. Mi auguro che la scuola sorga al più presto a Loseto, altrimenti fra non molto sarà necessario costruire un ospizio. Sinceramente non vedo ancora delle idee chiare da parte degli amministratori, che si sono succeduti in tutti questi anni, sul futuro sviluppo di questa periferia, I tralicci di cui tanto si è parlato in questi anni sono ancora lì come la brutta copia della torre Eiffél. La pulizia delle strade non è fatta bene e il manto stradale non è stato per nulla curato. Nella zona nuova manca la piazza e il mercato come  luogo d'incontro e la gente è costretta a fare la spesa nei grandi ipermercati dove trova anche la città virtuale con la piazza e la fontana artificiale ma in questo modo si favorisce la concentratone della ricchezza solo nelle mani di pochi. Il sindaco, afferma che si stà impegnando a riportare la città nella legalità, ma non basta debellare il contrabbando e il parcheggio abusivo, è necessario aiutare la gente a crearsi nuovi posti di lavoro, Apprezzo l’opera di un politico che  sta aiutando le donne a costruire delle cooperative, ma il Sindaco ha dimenticato la sua campagna elettorale fatta sotto il segno della relazione. Sono felice che si stia impegnando per Enzìteto, ma la città ha tante altre periferie e se lui non riesce deve delegare non i tecnici o i funzionari strapagati ma le competenze di chi lavora politicamente nelle circoscrizioni
Siamo ancora in attesa di poter utilizzare i fondi già stanziati per gli oratori: chiedo ai due consiglieri regionali che li hanno fatti bloccare per difetto di forma di venire a dare del loro tempo nei quartieri periferici a servizio dei giovani. Ti ho chiesto, caro Sindaco, la concessione di un suolo incolto per costruire un centro giovanile: non lasciarci soli, uniamo le forze per trovare magari anche delle sponsorizzazioni per la costruzione. Certamente il primo sponsor potrebbe essere San Nicola, che tanto amava i ragazzi  Si potrebbe decidere di devolvere almeno il 10 % della sua festa alle periferie della città- Sarà certamente il modo più bello per festeggiarlo e considerato che San Nicola ogni anno viene portato in banca perché non farlo uscire con un buon prelievo per finanziare opere per i ragazzi della città?                             Don Vito Marotta
                            (parroco di San Giorgio Martire e del «Salvatore» Loseto}-”