sabato 4 aprile 2015

accordo ACBoilers S.p.A. ex Ansaldo Caldaie S.p.A. al MISE del 18-3-15



VERBALE DIACCORDO

In data 18 marzo 2015 si è tenuto un incontro riguardante la Società "ACBoilers S.p.A." ex "Ansaldo Caldaie S.p.A"; alla riunione presieduta dal Dr. Giampietro Castano Responsabile dell'Unità Gestione Vertenze del Ministero dello Sviluppo Economico, hanno partecipato i Responsabili dell'Azienda Dr. Angelo Alfieri e Dr. Angelo Perucconi, il Dr. Giuseppe Bisceglie per la Confindustria Bari, il Dr. Paolo Di Schiena (Task Force Regionale occupazione) della Regione Puglia, le OO.SS. FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL nonché le RSU.

ACBoilers S.p.A. ex Ansaldo Caldaie S.p.A. si occupa della progettazione, costruzione ed installazione di caldaie di grande taglia per impianti di produzione di energia elettrica in particolare caldaie dì potenza per impianti di produzione di energia elettrica, a carbone, olio e gas - Generatori di Vapore a Recupero a valle di turbine a gas per impianti a ciclo combinato - Caldaie a biomasse e per termovalorizzazione di rifiuti

Attualmente la società occupa complessivamente n. 357 dipendenti distribuiti nelle unità produttive di Gallarate e Gioia del Colle: presso l'unità produttiva di Gioia del Colle sono occupati in totale 197 dipendenti a Gallarate 156

II mercato di ACBoilers è oggi quasi esclusivamente centrato su Paesi extra europei.

Dal 2008 al 2013 il fatturato di ACBoilers S.p.A. si è progressivamente ridotto da 250 milioni di Euro a meno di 50 milioni di euro nel 2014. Questa situazione ha costretto la società alla fruizione di contratti di solidarietà per la sede di Gallarate terminati ad Ottobre 2014 e cassa integrazione ordinaria per l'unità produttiva di Gioia del Colle (BA). La forte contrazione è dovuta alla crisi mondiale e alla competizione con aziende a livello globale che producono in paesi "Low Cost'.Di fronte a questa situazione nel 2014 la Società si è vista costretta a rivedere la propria politica di offerta che è stata allineata ai prezzi di mercato generando una conseguente drastica riduzione dei margini tale da rendere insostenibile la situazione attuale ove non si considerassero drastici interventi. A fronte di ciò il 22 gennaio 2015 la società ha dichiarato la chiusura dello stabilimento.di Gioia.del Colle..(BA) con data 10 aprile.

Le Organizzazioni Sindacali e le Istituzioni locali hanno immediatamente manifestato la propria contrarietà in ordine a tale decisione ed hanno chiesto al Governo l'attivazione di un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di scongiurare le conseguenti ricadute occupazionali e produttive derivanti da tale scelta;

II Governo ha accolto la richiesta ed ha pertanto invitato la Società a rendersi disponibile ad un confronto finalizzato alla ricerca di soluzioni che evitassero la chiusura dell'impianto e consentissero allo stesso un futuro stabile.   

La Società ha preso atto delle richieste del Governo e della Regione ed ha elaborato un nuovo Piano Industriale per lo stabilimento di Gioia del Colle che lo recupera ad una missione produttiva in prospettiva.

TUTTO CIO PREMESSO

Tutti i sottoscrittori del presente accordo, preso atto di quanto illustrato dalla Società, hanno convenuto quanto segue:

Piano Industriale 2015-2017: Contenuti e tempistiche

II nuovo Piano Industriale evidenzia l'impossibilità di avere nello stabilimento di Gioia del Colle tutte la attività considerate commodity quali caldaie a vapore (HRSG). Per quanto riguarda le caldaie a fuoco verrà mantenuto quanto indicato successivamente nell'ambito delle attività.

Identifica la possibilità di dare continuità alle produzioni a maggior valore aggiunto presenti nel sito e considera, come parte complementare ad integrazione di volumi che rendano sostenibile in termini strutturali lo stabilimento, una serie di altre attività da avviare durante il periodo del Piano.

In questo quadro le linee direttrici del Piano Industriale sono:

1)   Attività                                                                                                                                   .
- mantenere le attività di service per revamping di boiler;
- mantenere la realizzazione di parti in pressione speciali con acciai legati
- avviare e realizzare nuove linee di produzione :
     per   costruire direttamente o tramite società controllata bruciatori per boiler con una nuova linea dedicata
     per realizzare una linea dedicata alla fabbricazione di Corpi cilindrici anche mandrinati e/o con caratteristiche speciali derivanti da ordini acquisiti anche da altre società del Gruppo Sofinter.
     a seguito dei progetti di R&D attualmente in corso un centro di assemblaggio di moduli per l'ossicombustione flamless da parte di ITEA, società controllata del Gruppo Sofinter.

2)   Investimenti

Nel corso del prossimo biennio, con l'obiettivo di  salvaguardare le attività mantenute e implementare le nuove si rendono necessari investimenti e interventi in:
macchinari:     come meglio specificati nell'allegato nel Piano Industriale (allegato 1)
Innovazione:      principalmente attraverso R&D nelle società CCA e ITEA controllate da Sofinter
S.p.A.
Formazione de! personale: In quest'ambito al fine di sostenere tutta l'implementazione del piano
sul versante industriale i'azienda dovrà sostenere significativi investimenti in riqualificazione del
personale che dovrà essere necessariamente cofinanziata per poter essere attuata.
La Società, in tale contesto ed al fine di concretizzare il Piano industriale illustrato, lavorerà con
tutte le Istituzioni per verificare l'utilizzo di strumenti di incentivazione finalizzati a supportare gli
investimenti necessari per l'attuazione dello stesso .

3)   Riduzione costi
-Costo del lavoro :a partire dal 1° aprile 2015, vengono ridefiniti parte degli accordi di secondo livello relativi a istituti aggiuntivi come previsto nell'accordo firmato tra le parti il 5 marzo 2015 (allegato n. 2);
-costi di fabbrica: al fine della riduzione degli stessi verrà attuato il layout presentato con il piano industriale - verranno inoltre ridiscussi tutti i contratti per le Utility
 - ottimizzazione dei costi operativi;
- su richiesta delle RSU o delle OOSS le partì si incontreranno per valutare i risultati raggiunti.


4)   Soluzioni occupazionali
II piano prevede, sotto il profilo occupazionale, un dimensionamento finale il cui raggiungimento


richiede le seguenti azioni:
Mobilità: la messa in mobilità sarà secondo il principio della non opposizione e con incentivi concordati nell'accordo del 5 marzo 2015 con le Organizzazioni Sindacali (Allegato 2). Le Parti concordano nell'avvio e utilizzo di una procedura di mobilità per 31 lavoratori ai sensi di quanto previsto dal combinato disposto degli artt. 4 e 24 della Legge 223/91, nonché nell'ulteriore
ricorso a tale strumento, se necessario, entro il termine del periodo di sospensione, al fine di
favorire ogni possibilità di uscita e quindi di ricollocazione del personale o per favorire il
raggiungimento dei requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o di anzianità.
Esodi incentivati::le Parti concordano che uno strumento utile per intervenire sulla gestione degli esuberi possa essere rappresentato dagli esodi incentivati. Questa opportunità sarà utilizzata in linea con le esigenze aziendali;
CIGS: Considerando i volumi produttivi presentati da Ansaldo Caldaie ne! suo piano industriale, già a partire dal 6 aprile 2015 e sino al 31 marzo 2017, si renderà necessario il ricorso ad ammortizzatori sociali per l'intero organico, anche se in misura variabile in funzione delle categorie (personale operaio diretto e Indiretto, personale impiegatizio), delle mansioni e dei carichi di lavoro, il tutto secondo le esigenze organizzative, tecniche e produttive dello Stabilimento illustrati in opportuni incontri con le RSU. In questa logica, la CIGS si andrà gradualmente a ridurre in relazione all'aumento dei volumi produttivi , all'attuazione della mobilità per pensionamento ed esodi volontari, ed in funzione dei trasferimenti e delle offerte occupazionali provenienti dalla altre società del Gruppo in Italia.

5)   Tempistiche
In ordine alla tempistica di attuazione del Piano industriale, la Società ha confermato che sarà necessario avviare entro il mese di aprile 2015 il processo il cui completamento è previsto nel 2017, in modo da garantire il raggiungimento progressivo dei volumi target.

Il Piano Industriale che è stato ampiamente illustrato durante le diverse occasioni di confronto tra le parti e che trova oggi l'assenso complessivo sulla sua realizzazione viene allegato al presente accordo. (Allegato 1)

Impegni delle Istituzioni
II Mise la Regione Puglia e le Istituzioni territoriali, nel prendere atto delia disponibilità accordata dalla Società in ordine all'avvio di un nuovo Piano Industriale per lo Stabilimento di Gioia del Colle hanno confermato la rispettiva disponibilità in più direzioni con riferimento alle competenze di ciascuna Istituzione.     

In particolare:

Il  Ministero dello Sviluppo Economico ed Invitalia, si impegnano a valutare l'utilizzo di strumenti idonei a supportare, nell'ambito di quanto previsto dalle norme vigenti in materia, investimenti coerenti con le linee generali del Piano Industriale richiamato nei punti precedenti. A tal fine sono previsti, già dalle prossime settimane, appositi incontri per avviare l'esame di quei progetti che si trovassero già nella fase avanzata di elaborazione. Tali strumenti sono essenziali al raggiungimento degli obiettivi elencati nel Piano industriale .


La Regione Puglia conferma la disponibilità a sostenere, nell'ambito di quanto previsto dalle normative in essere, i piani formativi che necessariamente dovranno accompagnare il processo di ristrutturazione e trasformazione industriale oltre ai progetti di R&D che sono base fondamentale per la realizzazione del centro di assemblaggio di moduli per l'ossicombustione flamless di Itea . A tal proposito la Regione Puglia conferma la disponibilità ad inserire i piani di formazione ACBoilers S.p.A., in quanto compatibili, all'interno della misura prevista per la formazione continua delle Grandi Imprese in crisi.



Esperimento delle procedure

Le parti si impegnano ad esperire con esito positivo, entro il 31 Marzo 2015 presso il Ministero del Lavoro, l'esame congiunto ai sensi della vigente normativa disciplinante la CIGS per ristrutturazione secondo quanto convenuto nel presente accordo.

Inoltre, le OO.SS. si impegnano sin d'ora ad esprimere parere favorevole presso le sedi competenti al fine dell'approvazione degli ammortizzatori sociali concordati nel presente accordo ed alla CIGO attualmente in vigore.

Verifiche

II Ministero dello Sviluppo Economico conferma piena disponibilità a convocare periodicamente un Tavolo Tecnico di confronto al fine di monitorare il processo attuativo del presente Accordo, il primo incontro è previsto entro ottobre 2015 ed il secondo entro giugno 2016 .

Tutte le parti sottoscrivono il presente Protocollo e ne condividono i contenuti alla luce delle informazioni acquisite nel corso degli incontri presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Letto, confermato e sottoscritto   

-MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
 -REGIÒNE PUGLIA
 -A C BOILERS S.P.A". EX ANSALDO CALDAIE SPA,
 -CONFINDUSTRIA BARI
 -FIM-CISL
 -FIOM-CGIL
-UILM.UIL
-RSU

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