“Articolo 14 – Corrispettivo del servizio
Giusta offerta economica di gara, il corrispettivo annuale, IVA esclusa, dovuto dal Comune di Gioia del Colle al Gestore del servizio è pari per il primo anno di esercizio del porta a porta, a € 3.562.492,17 di cui € 38.788,77 per oneri di sicurezza, oltre IVA al 10%; detto primo anno decorre dalla data
di effettivo inizio del servizio come da apposito verbale di consegna, ed i canoni mensili sono così determinati: per le prime tre mensilità decorrenti dalla data di consegna del servizio il canone mensile è pari ad € 251.419,81 oneri della sicurezza inclusi, oltre iva al 10%, per le successive mensilità sino al 31/12/2017 il canone mensile è pari ad € 296.874,35 oneri della sicurezza inclusi, oltre iva al 10% e per le mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2018 il canone mensile è pari ad € 342.328,89 oneri della sicurezza inclusi, oltre iva al10%.
Trascorso un anno dalla consegna del servizio e per per gli anni successivi, il canone annuo è pari ad € 3.254.110,87 di cui € 35.431,09 per oneri di sicurezza, oltre IVA al 10% (€ 271.175,91, oneri della sicurezza inclusi, oltre IVA al 10%) potrà subire variazioni sulla base di quanto previsto dall’art. 18 del C.S.A….”.(adeguamenti Istat ndr)
La tassa sui rifiuti TARI del 2017 è stata pari a 4.965.215,19
2) I cestelli devono essere consegnati a casa dei cittadini
ART. 35 - Avvio dei servizi (contratto ARO BA 5)
“Contemporaneamente l’I.A. (l’Impresa Appaltatrice ndr)
dovrà attivare tutte le iniziative per garantire il corretto avvio dei servizi domiciliari ….attivazione della campagna di comunicazione per l’avvio del servizio nel rispetto del cronoprogramma stabilito dall’ARO BA/5; provvedere alle forniture con i materiali indicati in sede di gara; provvedere alla distribuzione completa dei materiali (contenitori) presso le utenze, compreso il materiale informativo; Si precisa in modo tassativo che nulla sarà dovuto all’I.A. per variazioni del numero e del tipo di utenze risultante dall’indagine svolta durante la distribuzione dando per acquisito che l’I.A. ha svolto le necessarie indagini durante la fase di definizione dell’offerta…...Eventuali disservizi della fase di distribuzione e/o gestione dei servizi saranno contestati all’I.A. secondo quanto previsto al precedente art. 23.” e l’amministrazione comunale ha il compito di far rispettare il contratto
3) Puntare con determinazione al riciclo
“Grazie all’incremento delle quantità di rifiuti avviati al riciclo, si sono evitate emissioni di CO2 equivalenti pari a 1.792.064 tonnellate, un dato in aumento del 32,75%. Le Regioni che nel 2015 hanno già superato la percentuale del 50% di materiali avviati a riciclo sono Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Sardegna e la “new entry” Valle D’Aosta; la Campania, la Toscana e l’Abruzzo sono invece prossime al raggiungimento dell’obiettivo. Dei 3.549 Comuni che hanno raggiunto l’obiettivo del 50% di avvio a riciclo, in 12 hanno ricevuto oggi un riconoscimento come migliori novità del 2015: Scandicci, Saronno, Ostuni, Cava de’ Tirreni, Cuneo, Como, Bergamo, Salerno, Padova e le Città Metropolitane di Milano, Torino e Venezia.” (RIFIUTI - VI RAPPORTO ANCI-CONAI)
4) servono concreti incentivi, molto pratici e diretti
Le masse lavoratrici, le masse popolari hanno tutto da guadagnare da una politica che difende la natura, salvaguarda l’ambiente. Il “porta a porta” se organizzato DEMOCRATICAMENTE (avere il consenso e l’impegno costruttivo dei cittadini) rientra in questa sana politica che tiene pulito il territorio, se invece viene organizzato BUROCRATICAMENTE (dall’alto, senza il coinvolgimento delle organizzazioni sociali a tutti i livelli), crea confusione, sconcerto, disimpegno. L’esperienza dimostra che astratti, moralistici, generici appelli al senso civico, soddisfano le misere esigenze soggettive di chi li proclama. Come in tutte le questioni di carattere sociali, economiche, tutto dipende dall’organizzazione, ovvero la capacità di saper “dirigere” per far osservare le normative, quando si esercita il “comando” diventa tutto molto difficile, e i risultati sono molto inferiori alle attese
4) I Lavoratori che dalla SPES sono passati alla NAVITA non devono perdere un centesimo in questo passaggio: il lavoro è simile e le attività professionali uguali. Le ultime retribuzioni penalizzano economicamente i dipendenti.
6) In considerazione degli atti amministrativi attuati, sono decisamente nebulose le prospettive della SPES.
Nessun commento:
Posta un commento